Giappone Day 7 e più (ho scritto troppo, vale almeno doppio...)
A Tokyo può capitare di imbattersi in un mucchio di cose che a un gaijin inesperto di cose giapponesi come me possono sembrare strane. Ho brevemente parlato del supereroe amico-nemesi dei pesci di fiume con esperienze radiofoniche. Ma è anche possibile vedere killer prezzolati passeggiare tranquillamente per le strade di Meguro-ku, con tanto di strumenti di lavoro e valigie pronte per la fuga, in attesa che il semaforo scateni la folla di pedoni assetati di asfalto zebrato.
Qui in Giappone producono anche un sistema di sospensioni brevettato, da adattare al proprio mezzo di locomozione. Ha avuto talmente tanto successo che la società che detiene i diritti del brevetto ha lanciato sul mercato una serie limitata di biciclette per sponsorizzare il nome del geniale sistema “MY PALLAS”. Un sofisticato latinismo applicato al plurale anglosassone per indicare la parte che noi maschietti reputiamo essere la più delicata della nostra fragile persona. Potrei dirvi che dopo un giro nel “percorso di benessere” delle terme giapponesi – una passeggiata nell’acqua bollente su pietre da tortura, accuratamente disposte sul fondo in maniera da non poter essere schivate neanche dal più agile dei ninja – al primo posto tra le parti da proteggere, personalmente metterò la pianta dei piedi.
E le librerie, le librerie!!! Ne vogliamo parlare? Libri che te li tirano dietro! Non parliamo di quelli in giapponese, no. Non ne parliamo e basta. Ma quando sono venuto qui avevo quella mezza idea di provare a leggere la saga di Harry Potter, ora che è finalmente uscito l’ultimo libro e la “harrypottermania” si è attestata a livelli accettabili e regolari. Tanto per non essere influenzato dal mio solito ego ipercritico e polemico (io posso dirmelo, voi no!). Ebbene ho comprato tutta la serie. E vi dico solo che la pila di libri che vedete in foto – tra cui si trovano anche gli ottimi “The Amulet of Samarkand” di Jonathan Stroud e “Royal Assassin” di Robin Hobb, “Pillars of the Earth” e un paio di riviste davvero “pesanti” – mi è costata la bellezza di 15 euro. Quindici euro!!! Non ci compravo nemmeno
Anzi non finisce qui, o meglio si, ma la prossima volta ci saranno altre foto di truzzi (comincio a farmi una collezione seria anche di quelle), il volto bello di Tokyo e del Giappone, cani vampiro nei parchi del centrocittà, monumenti per la pace, convincitori di cinture di sicurezza e... un nuovo pupazzo Palle del Drago random!!!
1 Comments:
ora si' che ragioniamo, ho rimesso il link e tornero' ogni giorno da queste parti.
Ostracismo tecnico finito, ma non ti rilassare, e' sempre in agguato!
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