mercoledì, novembre 28, 2007

E' nata Mirageopolis!





Cari amici, di nuovo qui per annunciarvi una lieta notizia...

E' nata una nuova città! Una città pulita, una città moderna e in continuo divenire, contro l'inquinamento, la corruzione e la degenerazione dei costumi...
vabè, è un giochino stupido di quelli che ti addictano per sempre, rubandoti parte del tuo prezioso tempo. Gratitudine eterna per quelli di voi che vorranno visitare il mio sito e ingrandire così la popolazione di Mirageopolis. Funziona così: ogni visita un abitante in più (max 1 visita individuale al giorno, per cui fatene tante!), e al milionesimo si vince un pacco di Ritz.

Eccovi il link: http://mirageopolis.miniville.fr/

martedì, novembre 27, 2007

Giappone... amici miei!

Amici miei!
che piacere vedervi così numerosi. e che brutta sopresa constatare questo astio che serpeggia viperino tra i vostri commenti... ma perché?! non mi volete più bene?...
meno male che alcuni di voi ancora ricordano il volto del padre, per dirla con Stefano Re.

ahr

comunque, il fatto è che a tokyo davvero non succede niente di nuovo. le solite cose. vado in giro in bici, compro libri a 60 centesimi, mangio giapponese e svengo sulla metro.
l'altra sera sono caduto come una pera cotta tra la folla di giapponesi ubriachi e non che si accalcava indifferente all'interno di un caldo e felice vagone del metrò... ah, dio li benedica, questi bravi lavoratori indefessi. e integerrimi. non si sono neanche girati per vedere cosa era successo. né si sono spostati di un passo (e come potevano, povere sardine sott'alcool?), il che mi ha permesso di non cadere lungo disteso, come un carciofo lesso. ero più simile ad una pera cotta. il fatto è che questi ne vedono, di gente che collassa e sviene. è una specie di sport nazionale. habit. il fatto è che non ero certo ubriaco. il mio cervello ha solo smesso di funzionare per qualche istante (qui ve la servo su un piatto d'argento... vai!).black out. quindi sono rimasto li per qualche istante, privo di sensi, accovacciato come un troglodita in attesa che passi il salmone lungo la riva del fiume. mah.

anche qui, forse i giapponesi non mi vogliono più bene...

अफ़्दोइअसोफ़ि coprofilirodfwaserht

ओह माँ चे बेलोअस्ध्फ़ ओक्जद्प्फ्ज्प कज। ओजोक्जोईह।
अदोफ़िह्ज्दोइझ् द्ज्फ्प्क्ज्द्प पीडीऍफ़ ज्प्द्फ्जा इह्ब्वाख्द्ब्क क्स्ज्ब क्क्स्चं!!!
काक्का? चे सिग्निफिचा काक्का?
माह...

giovedì, novembre 22, 2007

Giappone un altro giorno







Questo è il Giappone. Il Giappone dalle mille luci, dai tanti contrasti e controsensi. Il Giappone delle bacchette per il brodo e delle geisha elettriche.

A Sao Paulo do Brasil (olè!) il sindaco è riuscito, con un'ordinanza incredibile che mi ha fatto applaudire come una scimmietta meccanica per un giorno intero, a proibire che venissero affisse pubblicità di qualsiasi genere lungo le strade della sua amata città. Riuscite a crederci? Una città intera senza nessun bullo con il cancro che ti dica quali sigarette fumare dall'alto del suo cartellone luminoso, senza gnocche milionarie che ammiccano affinché tu scelga la marca di telefonino da loro sponsorizzata (e fargli guadagnare ancora più soldi con i prossimi ventisei spot). I più polemici diranno senz'altro qualche stronzata tipo "che palle, te l'immagini... sarebbe una città morta", tanto per dire la loro. E mio cugino perderebbe il lavoro se desiderasse una tale realtà a Milano. Però ve l'immaginate... Una città pulita, almeno da quel tipo di inquinamento. A Tokyo sono arrivati al parossismo: non solo migliaia di luci feriscono gli occhi del passante da ogni angolazione e con ogni wattaggio, ma anche migliaia di suoni molesti assordano i coraggiosi che passano accanto alle vetrine: vocine metalliche che ti sfidano a entrare e comprare il videogiochino del momento, tizi con il megafono e senza il megafono che ti fanno presente quanto la tua vita sia vuota senza l'ultimo modello di spremibrufoli venduto nel negozio del loro capo a un prezzo imbattibile, canzoncine infantili e cacofonie a 16 bit inondano le strade di Tokyo come un'orda di topi portatori di peste. Nessuno è salvo.


E' per questo che quando passerete da casa mia, troverete il videogiochino acceso sullo schermone lcd, lo spremibrufoli appoggiato bene in vista sulla mensola del bagno, accanto ai cotton fioc neri (adesso va di moda qualsiasi cosa sia nera, qui a Tokyo), e al citofono vi risponderà una vocina metallica preceduta da uno stupido gingle a 16 bit, che vi inviterà cordialmente a non dimenticare di togliervi le onorevoli scarpe prima di entrare nell'onorevole sala.

sabato, novembre 17, 2007

Giappone, operazione "black mamachari"

Ho comprato una bicicletta!!!
Tokyo in bici è tutta un'altra cosa. Non si può pensare di stare due mesi a Tokyo senza possedere o affittare una bici.

La mia è una kuro mamachari (proprio come quella nella foto, ma nera), il che significa che è una bicicletta nera senza nessuna pretesa se non quella di farti poggiare le chiappe sul sellino e schizzare via a velocità supersoniche sui marciapiedi della capitale. Costo complessivo dell'operazione, compreso il passaggio di proprietà (si, qui c'è anche per le bici. bisogna andare in un koban, un gabbiotto della polizia, e dichiarare, documenti alla mano, la cessione del mezzo. poi ti assegnano un codice, che registrano, poi devi andare a dichiarare la cessione ad un negozio di bici, che ti assegna un altro codice, che registrano, poi devi andare dal tipo che ti affitta la camera e dichiarare la bici, e ti da un altro codice, che si prepara a registrare. dopodiché smadonni nelle tue lingue di riferimento e finalmente la smettono di dannarti l'anima con i loro stramaledetti codici di registrazione. E così ti riempiono di adesivini pieni di cifre da attaccare sula tua nuova bici usata. Non vi dico cosa ho dovuto fare per far capire ai poliziotti che stavamo dichiarando la cessione della bici nera li accanto, e che il mio amico americano non era li per denunciare il furto di una bici accusando l'italiano vestito di nero qui accanto, e poi fargli riempire quei dannati moduli in maniera corretta). Dicevo, costo complessivo dell'operazione "black mamachari": 27 neuri!!

L'unico problema è che è davvero senza pretese: mancano le marce, il cambio shimano a Tokyo ce l'hanno pure i passeggini, qui le mamme sono tutte sportive e in competizione perenne tra loro, e invece la mia mamachari niente. Solo un cestino davanti (indispensabile per trasportare le buste della spesa e per raccogliere le teste delle vittime che mieto lungo il tragitto), e un ingegnoso sistema antifurto che blocca i raggi della ruota anteriore. Bisogna solo fare molta attenzione a non dimenticare l'ingegnoso antifurto attivato, pena la paralisi vertebrale. E, sfortunatamente, nessuna traccia dell'ormai furoreggiante sistema brevettato "My Pallas"...

Voilà, un altro spaccato dell'emozionante vita tokyoita!!!

Ed ecco a voi un altro fantastico personaggio "mini big head figure", anche lui apparso per la prima volta durante il Torneo Tenkaichi: non mi ricordo il nome, mi sa che ve lo dovrete andare a cercare (immagino che vi interessi da morire)...

giovedì, novembre 15, 2007

A buon-i intenditor-i...

Volo
Roma-Tokyo-Roma con partenza VENERDI 30 Novembre e ritorno Venerdì 14 Dicembre: 692 neuri con Swiss Air (se volete venire a Okinawa però dovrete trovare una compagnia che fa parte del gruppo One World, per aderire all'offerta speciale Yokoso e semplificarvi la vita - io ho preso British/Finnair).

http://www.tui.it/default.aspx

http://www.oneworld.com/

Pernottamento
Tokyo: 16 neuri/notte (2500 yeni) al New Koyo(n), backpackers hotel. Per i più schizzinosi: 50 neuri/notte (8000 yeni) a camera (quindi anche doppia da smezzare) all’Andon Ryokan (“This new ryokan is decorated with very beautiful antiques. Although the Andon is a modern new building, it has been built to reflect the unique style of traditional Japanese architecture”). Vi dico solo che all’Andon c’è la Jacuzzi

http://www.newkoyo.com/

http://www.andon.co.jp/

Volo
Tokyo-Okinawa-Tokyo, partenza Mercoledì 5 Dicembre, ritorno Variabile: 160 neuri (20000 yeni più tasse) con JAL (pacchetto offerta One World Yokoso/Visit Japan).

http://www.jal.co.jp/yokosojapan/

Pernottamento
Okinawa: 14 neuri/notte (2250 yeni) a persona in doppia, al Sora House, Naha (niente religiosi, non vi preoccupate).

http://www.mco.ne.jp/~sora39/E-index.htm

Noleggio automobile
Okinawa: 23 neuri/2 giorni (3700 yeni), da smezzare

Sorrisi, emozioni, e meraviglia del viaggio: aggratise!!!

mercoledì, novembre 14, 2007

Giappone Day 7 e più (ho scritto troppo, vale almeno doppio...)

Tante novità, poco spazio, poco tempo, molto sonno. Mi farò guidare dalle immagini.

A Tokyo può capitare di imbattersi in un mucchio di cose che a un gaijin inesperto di cose giapponesi come me possono sembrare strane. Ho brevemente parlato del supereroe amico-nemesi dei pesci di fiume con esperienze radiofoniche. Ma è anche possibile vedere killer prezzolati passeggiare tranquillamente per le strade di Meguro-ku, con tanto di strumenti di lavoro e valigie pronte per la fuga, in attesa che il semaforo scateni la folla di pedoni assetati di asfalto zebrato.

Qui in Giappone producono anche un sistema di sospensioni brevettato, da adattare al proprio mezzo di locomozione. Ha avuto talmente tanto successo che la società che detiene i diritti del brevetto ha lanciato sul mercato una serie limitata di biciclette per sponsorizzare il nome del geniale sistema “MY PALLAS”. Un sofisticato latinismo applicato al plurale anglosassone per indicare la parte che noi maschietti reputiamo essere la più delicata della nostra fragile persona. Potrei dirvi che dopo un giro nel “percorso di benessere” delle terme giapponesi – una passeggiata nell’acqua bollente su pietre da tortura, accuratamente disposte sul fondo in maniera da non poter essere schivate neanche dal più agile dei ninja al primo posto tra le parti da proteggere, personalmente metterò la pianta dei piedi.

Ci sono poi vere e proprie opere d’arte, sparse qua e là per le strade e gli angoli di Tokyo. Queste meraviglie silenziose aspettano solo che l’occhio curioso dell’appassionato venga a risvegliarle dal loro grigio torpore cittadino, con ogni sorta di apprezzamento estatico, esclamazioni giubilatorie ed eccitati gridolini di sorpresa. Uno spettacolare e toccante esempio dell’estro artistico della new wave giapponese è questo “Nano da giardino”, austero guardiano dell’Art Village di Ohsaki, nonché simbolo dell’indomito spirito di ricerca che alberga nell’animo di coloro che ohsano (ohsano è un verbo con la sua dignità e piena autonomia, non ho mica dimenticato di finire la frase, eh… “coloro che osano”, un po’ come “Dove osano le aquile”, tanto per intenderci).

E le librerie, le librerie!!! Ne vogliamo parlare? Libri che te li tirano dietro! Non parliamo di quelli in giapponese, no. Non ne parliamo e basta. Ma quando sono venuto qui avevo quella mezza idea di provare a leggere la saga di Harry Potter, ora che è finalmente uscito l’ultimo libro e la “harrypottermania” si è attestata a livelli accettabili e regolari. Tanto per non essere influenzato dal mio solito ego ipercritico e polemico (io posso dirmelo, voi no!). Ebbene ho comprato tutta la serie. E vi dico solo che la pila di libri che vedete in foto – tra cui si trovano anche gli ottimi “The Amulet of Samarkand” di Jonathan Stroud e “Royal Assassin” di Robin Hobb, “Pillars of the Earth” e un paio di riviste davvero “pesanti” – mi è costata la bellezza di 15 euro. Quindici euro!!! Non ci compravo nemmeno la Smemoranda con quindici euro, in Italia!!! AAAAHHRRRRR

Per finire, posterò l’immagine della mia crescente collezione di cazzatine di Palle del Drago (tanto per restare in tema con le sospensioni delle bici). Una al giorno, finché non finirò la collezione, o i soldi che non ho già più. Questa volta si tratta di… Bakuteria!!! Al secolo (italiano) meglio noto con il nome di Bacterian, il disgustoso avversario di Goku durante il primo Torneo Tenkaichi. Non dirò altro su di lui, è stato un icona dei combattimenti in tutte le scuole elementari del pianeta e oltre…

Anzi non finisce qui, o meglio si, ma la prossima volta ci saranno altre foto di truzzi (comincio a farmi una collezione seria anche di quelle), il volto bello di Tokyo e del Giappone, cani vampiro nei parchi del centrocittà, monumenti per la pace, convincitori di cinture di sicurezza e... un nuovo pupazzo Palle del Drago random!!!

sabato, novembre 10, 2007

Giappone Day 6: brodo di dango

Una al giorno si era detto.
E data l'ora tarda vi ammollo qualche foto sparsa in allegria.

Impossibile non subire il fascino della divisa degli scolaretti nipponici ma non, come i più maliziosi avranno pensato, per strizzare un occhio all'enjo kousai: semplicemente questi adorabili cosetti sono quelli che abbiamo visto per anni sui nostri teleschermi chiedendoci perché anche noi non potessimo avere degli stemmini sulle divise e non ci fosse permesso di combattere nel cortile della scuola per l'ultimo panino con la cotoletta...
E infatti qui c'è anche la scuola, proprio a due passi da casa. C'è tutto quello che abbiamo sempre sognato: c'è il tetto da cui si suicidano tanti bimbini stressati, lasciando le loro scarpe ben ordinatamente sul bordo del precipizio, c'è il cortile con i campi sportivi, il cancello scorrevole con tanto di scrittona a pennello, l'edificio centrale con l'orologio che scandisce le ore, e ci sono i detti bimbi che si allenano con zelo, tutto il pomeriggio al doposcuola e al dopodoposcuola, per non diventare dei rifiuti della nostra bella società.

Passiamo al volo anche da Shibuya, mecca dei coatti di mezzo Giappone. Ma attenzione: qui si fa sul serio, e mi rammarico di non avere foto migliori (credo che un post lo dedicherò completamente a loro, non appena avrò materiale a sufficienza). Lampadati, depilati, truccati, permanentati e con i capelli alla Sayajin, si aggirano baldanzosi per l'intero quartiere, sostando per ore nella piazza dedicata ad Hachiko (anche di Hachiko c'è da parlare. E' un cane. Altro post, dopo). Codesti baldi giovini vanno girando dunque in compagnia di - o sperando di attirare l'attenzione di - altrettanto balde giovincelle. Altrettanto abbronzate (anzi molto di più), altrettanto depilate (ma non ci giurerei), truccate, permanentate e (s)vestite come potrebbe essere la miglior cosplayer di Cicciolina in un momento particolarmente ispirato. Anche qui, colpevole carenza di foto. Va tutto nel post su ganguro e hosto...


Per finire, non sono riuscito a trovare in nessun maledetto combini quel dolce di tè verde su letto di gelato alla vaniglia con fagioli rossi e dango che mi fa impazzire. Difficile dormire con una voglia così.

venerdì, novembre 09, 2007

Giappone Day 5: gacha fisherman's hero e rich fruit chocolate

Sono entrato in un tunnel buio. Ho comprato due figurine 3D di Dragonball e sono entrato in un tunnel buio.

Ora io vorrei sapere quanto prende Akira Toriyama solo di diritti, senza muovere un dito. Pare che da noi qualche autore "fortunello" ci sia, mi dicono, ma Akira Toriyama si è comprato il cadavere di Elvis e gli ha piazzato l'impianto surround tra le costole, mi dicono altri. Akira Toriyama vive su un'isola i cui abitanti ha fatto sfollare a suon di ristampe tra le chiappe, rimpiazzandoli con maquettes animate di dinosauri formato famiglia. Dicono. E tutte le sere, dopo il solito white russian, danza con il Diavolo nel pallido plenilunio, ogni volta di una sfumatura differente, che si fa realizzare appositamente da un team di ingegneri in catene della Industrial Light and Magic.

Ho comprato le "statuette", dio ve ne scampi! Ora la mia vita sarà scandita dal suono degli yen che toccano il bancone, 100... 200... 210... 420... 840... e dal rumore frenetico delle scatolette di cartone aperte a scoprire un nuovo pezzo della mia nuova, della mia nuova... COLLEZIONE! L'ho detto!!! AH!! Ecco! Ho iniziato una nuova collezione di cazzatineee! Siiii!!! Yeah! Mechakakkoi!! E' andata! E' fatta. Dunque... Sono 24, sono divise in serie (della cui entità numerica nulla so al momento, ma mi informerò al più presto, oh! se mi informerò) e sono be-lli-lli-lisimieeeeeehhhh!!!

Poi, se per caso andate in giro per Yutenji in cerca di una bicicletta usata da rilevare dal carrattrezzatoio, o rimozionatore, o deposito delle biciclette sequestrate per divieto di sosta su marciapiede o comunquedirsivoglia su passo carrabile pedestriano da zelanti vigili alla cui indefessa attenzione nulla può mai sfuggire, potrebbe capitarvi di passare di fronte a situazioni strane. O quantomeno inusuali. Fatto ancora qualche metro, una volta che l'impulso avrà comunicato al vostro io nascosto l'inabituale evento, tornerete sui vostri passi per verificare l'esattezza dei vostri riflessi kulari. Potrebbe allora capitarvi di essere testimoni della messa in onda, direttamente dal bordo del marciapiede, di un programma della radio locale con tanto di redazione, speaker, tecnici e supereroi amici dei pesci. Potreste allora non voler approfondire l'argomento, nonostante moriate dalla curiosità di sapere se il supereroe è amico dei pesci o ne è, in realtà, acerrimo nemico e letale cacciatore, e limitarvi a scattare una foto. Prego, mi hanno fatto segno, quando ho chiesto riverente e timoroso, mentre fisherman's friend era intento a parlare a manetta nel suo microfono. Prego, mi hanno detto con un inchino entusiasta. Ocché désss...


Per chi ne dubitasse, la cioccolata alla pera è davvero verde, e contiene ben il 28% del suddetto benefico rich fruit. Per sapere se è buona, bisognerebbe assaggiarla.

Giappone Day 7: cosa non bisogna fare pur di avere un posto tra i link di Gud...

Visto come corre in fretta il tempo?
...














Ok ora metto un post di quelli seri

giovedì, novembre 08, 2007

Giappone Day 4!!!

Finalmente riesco ad uscire dalla città elettrica.
Ogni cosa qui è consumo e frenesia.
Penso in quattro lingue e ho un mal di testa da far invidia a uno sciamano della tundra dopo un viaggio nella terra del Grande Spirito.

Non ho comprato la playstation 3. E la tv qui è peggio di uno speciale del tg4 passato in loop. Anzi, tra un pò vi invidierò Fede. No, piuttosto vado a vedere Die Hard 4 in giapponese. In aereo mi sono addormentato più o meno al punto in cui... boh, era talmente brutto che non ricordo di cosa si parlasse. Mi pare di padri che sul più bello molestano coppiette moleste molestamente appartate in macchina, nerds con la casa piena di action figures e gnocche in tailleur che digitano più veloci di Spaceman Spiff.


Proverò a scrivere qualcosa, ma tutto quello che sono riuscito a fare fino ad ora è volare, dormire, mangiare, camminare, dormire, mangiare.
Una al giorno, come promesso...